Sintomi depressivi e depressione
Ognuno di noi, nel corso della propria esistenza, vive momenti in cui il confine tra pigrizia e depressione è molto labile e sottile. Può risultare difficile comprendere di che cosa si tratta e dare un nome a questo stato emotivo in cui, a volte, pare di essere assopiti, intorpiditi, svogliati e svuotati. La depressione è la credenza di fondo per cui la persona si ritiene causa dei suoi fallimenti e si incolpa per i vari problemi, piccoli o grandi che siano, che incontra nella propria vita.
Lo stato depressivo è caratterizzato generalmente dalla tristezza o da sentimenti di colpa e di vergogna. Va detto che spesso tutti questi stati d’animo e sentimenti finiscono per mischiarsi e formare un groviglio dove stabilire un confine netto può non risultare affatto facile. Alcune persone cercano la spiegazione del proprio dolore dentro di sè, mentre altre mostrano un alto livello di disagio e disorganizzazione di fronte alle perdite e alle separazioni. Spesso inoltre il conflitto che viene a generarsi è il senso di colpa verso le emozioni piacevoli che si possono provare, cercando così di reprimerle. Il tema della colpa e della perdita sono centrali per chi vive questo stato psichico. La credenza patogena che spesso, inconsciamente, viene rivolta verso se stessi potrebbe essere esemplificata tramite il seguente pensiero: “c’è qualcosa di sbagliato in me”; da ciò deriva la credenza patogena “se le persone mi conoscessero mi rifiuterebbero”.
Le difficoltà che si presentano per chi si trova in uno stato depressivo sono molteplici:
- si deve convivere con il senso di angoscia provato;
- si devono fare i conti con la la perdita di interesse in attività che normalmente apparivano gradevoli e venivano vissute come tali;
- si deve combattere, senza sentirsi in forze per farlo, con la difficoltà nello svolgere tutto ciò che in precedenza veniva svolto.
I fattori che possono contribuire alla comparsa di uno stato depressivo sono diversi: possono essere fattori biologici, ambientali e individuali. A volte questi stati possono comparire in seguito ad eventi stressanti che vengono vissuti come intollerabili, e che possono generare un sentimento di sconforto così profondo da invalidare il quotidiano di chi si ritrova in tale stato.
La gente che circonda queste persone molto spesso si attiva nel tentativo di spronare, per spingerle a reagire, senza comprendere che la ferita e il bisogno di accudimento di chi vive tali momenti sia ben più difficile da affrontare, e che reagire non è una cosa così immediata e semplice. Talvolta infatti reagire non riesce nemmeno ad essere pensabile e risulta estremamente complicato trovare una soluzione. Il paziente depresso ha bisogno di supporto, di accudimento, di sentire la vicinanza del terapeuta che con lui si ritrova a vivere un processo volto alla “guarigione”. A tutti noi è sicuramente capitato di sentirci, in momenti diversi o anche solo una volta, così scarichi da non avere la forza e le energie per affrontare il quotidiano. E’ altresì vero che a volte potersi “scaricare” e svuotare da ogni cosa per poi ripartire è quasi una condizione necessaria. Tramite la relazione con il terapeuta e delle tecniche ben precise una persona può trovare però gli strumenti giusti per far fronte a questi aspetti “grigi” e trovare o riscoprire anche gli aspetti piacevoli della vita.