Disturbi dell’immagine corporea
Accettare le diverse parti di sè riguarda aspetti di sicuro psicologici, relazionali, esistenziali ma anche tutto ciò che è legato all’immagine fisica e corporea. Tendenzialmente alcune persone hanno difficoltà ad amare il loro vero io e non riescono a formulare richieste o rifiuti per paura di non essere amate. Si servono della distanza per evitare che l’altro o gli altri si avvicinino.
La percezione del proprio corpo
La percezione del nostro corpo e l’immagine mentale che abbiamo di esso a volte è il risultato di una serie di fattori che si intrecciano durante lo sviluppo e, più generalmente, la vita di un individuo. In particolar modo già dall’adolescenza tutti noi viviamo paure legate al nostro corpo che cambia. Unitamente sperimentiamo la paura di perdere il controllo, la paura di crescere, la paura di essere brutti. Sarebbe riduttivo e semplicistico dire che superata questa fase evolutiva dello sviluppo queste paure scompaiono. A volte, per molte persone, queste paure e l’insoddisfazione verso il proprio corpo diventano sentimenti che condizionano l’intera esistenza. Tale situazione può essere frutto di una distorsione percettiva e affettiva ma può anche basarsi su qualche dato oggettivo che viene enfatizzato. Questo sentimento di non accettazione può essere un grande fattore di rischio per le patologie alimentari. Non è raro infatti trovare disturbi del comportamento alimentare sottostanti.
Da cosa dipende l’insoddisfazione? I fattori che possono portare a questa difficoltà nell’accettarsi possono derivare da un contesto sociale familiare, genitori, fratelli e coetanei, ma anche da un contesto sociale più allargato: in particolar modo i mass media e tutti i vari canali social che utilizziamo quotidianamente, che propongono modelli di bellezza irraggiungibili. Possono così insorgere reazioni ed atteggiamenti diversi: l’eccessivo controllo del proprio corpo o l’evitamento totale.
All’interno e grazie alla relazione terapeutica si lavora per cambiare i propri pensieri e comportamenti maladattivi. La persona impara a riconoscere le cause del suo problema e a sviluppare abilità di gestione a diversi livelli: fisiologico, cognitivo, affettivo e comportamentale. E’ importante collocare correttamente il proprio aspetto rispetto alla norma, a modificare gli standard, cambiare e dare il giusto peso alle proprie aspirazioni ed eventualmente ai modelli sociali. Succede però che sia difficile stare bene con il proprio corpo, come se ci mancasse qualcosa, come se non fosse abbastanza o come se non fosse quello che vorremmo. E, se è vero che uno dei pilastri dell’autostima è accettarsi e piacersi, è anche vero che ci sono degli aspetti anche pratici che possono contribuire a migliorare l’immagine che abbiamo di noi stessi. Individuando gli aspetti modificabili, temporanei, controllabili si può intervenire sul proprio corpo anche focalizzando l’attenzione su altre componenti della persona o potenziando i punti di forza.
Lavorare sulla propria immagine
Si possono fare diverse cose per cambiare il nostro aspetto fisico; piccoli accorgimenti che possono permetterci di lavorare sulla nostra immagine, arrivando a trovare il modo più giusto per noi per riconoscersi ed instaurare una relazione salutare con il nostro corpo, costruendo un’immagine di noi positiva. Ti piaci quando ti guardi allo specchio? Ti sei mai chiesto quali accorgimenti potresti utilizzare per camuffare le parti di te che ti piacciono meno? Non focalizzarti su cosa non ti piace ma, per ogni difetto che trovi, cerca una parte del tuo corpo che invece ti soddisfa. Il tuo corpo non è perfetto ma sano? Anche questa è una cosa importante. Curi il tuo corpo? Ti piace come ti vesti? Ti senti bene? La parola d’ordine è valorizzarsi: esalta i tuoi punti di forza e minimizza quelli che percepisci più deboli. Sfrutta le proporzioni del tuo corpo, scegli i vestiti più adatti e concediti del tempo per guardarti. Trova uno stimolo, un punto di partenza per volerti bene: è la base necessaria per accettarsi. L’obiettivo di un percorso terapeutico è quello di modificare l’atteggiamento verso il cibo e il proprio corpo, per migliorare la soddisfazione nelle relazioni interpersonali e nella propria vita.