Che cos’è l’ansia

Definire l’ansia può essere estremamente complicato anche da parte dei terapeuti per via delle molteplici modalità e forme con cui si presenta. L’ansia con i suoi sintomi, che possono essere svariati e differenti da individuo a individuo, può essere paura immotivata, qualcosa che non si riesce a controllare, qualcosa di cronico, qualcosa carico di angoscia, qualcosa di difficile da riconoscere e da gestire.

Potremmo dire che l’ansia è un sistema di segnalazione che si attiva inconsciamente, nel sistema corpo mente. A volte può agire come un meccanismo di difesa inconsapevole che paralizza il cambiamento. Si può manifestare come una preoccupazione e come una paura senza un oggetto specifico. Aiutare i pazienti a riconoscerla e a gestirla permette loro, nel tempo, di percepirla meno invalidante.

Come si manifesta l’ansia

L’ansia a volte può essere così intensa da coprire tutte le altre emozioni, ecco perché è importante saper utilizzare gli strumenti per poter gestire questi momenti di tensione interna. L’ansia può manifestarsi attraverso l’attivazione del sistema simpatico e del sistema parasimpatico. Non è importante ricordarsi i nomi precisi, quanto più capire in che modi si manifesta questo stato di tensione. Un buon esame del nostro corpo e delle nostre attivazioni può essere il primo passo per riconoscerla e gestirla.

L’ansia si presenta in diverse forme: dita delle mani serrate, in movimento o in tensione, gambe e piedi in tensione o in movimento, la persona può sentire di doversi muovere in continuazione. Può manifestarsi con secchezza alla gola e alla bocca, con un aumento del battito cardiaco, con una sudorazione eccessiva. Nei casi più prevaricanti può portare ad un pensiero accelerato, ad alterazioni della percezione e o del contenuto dei pensieri.

Questi sono solo alcuni degli esempi di come questa tensione si manifesta. L’ansia si muove su diversi livelli e per mille ragioni, ecco perché è importante leggere cosa succede nel nostro corpo. L’allenamento a riconoscere cosa accade e l’emozione sottostante è molto importante all’interno di un percorso terapeutico, perché questo permette alla persona di individuare i sentimenti, i bisogni o i desideri inconsci. Il compito del terapeuta è, a mio avviso, aiutare il paziente a riconoscere questa tensione, a familiarizzare con essa e a vedere i modi con cui vive l’ansia fisicamente e psichicamente. In altre parole il paziente riesce a dare un senso alla sua ansia e con il tempo a gestirla, arrivando a ridurne l’intensità.